Fondata nel 1843
La nostra storia
La Società delle Belle Arti in passato
Nel 1843, per iniziativa di circa 400 Notabili Fiorentini e personalità di spicco nel mondo della cultura e dell’arte, venne costituita la Società Promotrice delle Belle Arti, il cui statuto ottenne la validità dal S.A.S. Il Granduca Leopoldo II di Toscana il 18 Agosto 1843. Successivamente nel 1855, per iniziativa di un gruppo di artisti di indiscusso valore, si era creata un’altra Società Promotrice di Belle arti in seno alla Fratellanza Artigiana; in seguito a lunghe trattative, durate circa due anni, le due società si fusero nel 1888 assumendo la nuova denominazione Società delle Belle Arti di Firenze.
Tra i soci iscritti cominciarono ad affluire importanti artisti come Francesco Vinea, Federico Andreotti, Serafino e Felice de Tivoli, Vincenzo Cabianca, Odoardo Borrani, Stefano Ussi, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori e Silvestro Lega. Nel XX secolo entrarono a far parte della Società altri importanti artisti come Ardengo Soffici, Pietro Annigoni e Primo Conti e, si sono succedute mostre che videro la partecipazione di artisti come Francesco Chiappelli, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Lorenzo Viani, nonché di letterati di rilievo tra i quali Giosuè Carducci e Sem Benelli.
Inoltre fin dai suoi esordi vi entrarono a far parte le massime autorità, come i Granduchi di Toscana, i Reali d’Italia, il Duca d’Aosta, i Ministri degli Affari Esteri, dell’Interno, dell’Agricoltura, Industria e Commercio, della Pubblica Istruzione e Lavori Pubblici, il Grande Magistero dell’Ordine Mauriziano, la Società delle Belle Arti di Milano e Torino, il Municipio di Campiglia e poi, con la costituzione del Regno d’Italia, anche i Sovrani di Savoia.
La Società di Belle Arti di Firenze si impegnò nell’affermazione del culto delle Arti e del Disegno e si fece promotrice di importanti esposizioni, eventi musicali, incontri letterari e di architettura. In tal senso, particolarmente rilevante fu la realizzazione nel 1914 del Palazzo delle Esposizioni nel pratello di San Gallo, detto il Parterre, su progetto dell’architetto Enrico Dante Fantappiè.
Dopo i noti eventi bellici, il 29 ottobre 1957 la Società delle Belle Arti e per essa il suo presidente prof. Primo Conti, si fondeva con il Circolo degli Artisti di Firenze, presidente l’avv. Renato Zavataro, assumendo la denominazione di Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti di Firenze – Casa di Dante. La nuova Società riprendeva così quel cammino storico-artistico improntato da forti valori e modelli tradizionali e da un indissolubile legame con la città fiorentina.
La Società delle Belle Arti oggi
La Società delle Belle Arti costituisce ancora oggi un fondamentale punto d’incontro e di scambio culturale vivo e vissuto da parte degli artisti. Per questo, si pone come obiettivo di mantenere integri i valori dell’arte, attraverso un’intensa attività espositiva e culturale (concerti, conferenze, incontri letterari), mostrandosi sempre sensibile a promuovere l’antica memoria e a coniugarla ad una uguale attenzione per i valori estetici, storici ed ambientali intrinseci all’operazione artistica.
La Società, con la sua sede nel cuore di Firenze, possiede tre sale espositive per mostre personali o collettive, una sala per conferenze e concerti e, al piano superiore, un archivio storico. In maniera continuativa offre un ricco programma artistico-culturale animato anche da dibattiti sulle tematiche contemporanee ed è comunque a disposizione per artisti e collezionisti interessati ad esporre le proprie opere nella storica sede.
Organigramma
Consiglio Direttivo
Presidente
Franco Margari
Vice-presidente
Giuseppe Baldassarre
Segretario
Giuseppe Cavallo
Consigliere
Silvia Ranzi
Consigliere
Guido del Fungo
Consigliere
Angela Crucitti
Consigliere
Annalisa Macchia
Consigliere
Angiolo Pergolini
Consigliere
Sonia Toncelli
Commissione Artistica
Presidente
prof. Giuseppe Ciccia
Pittore
Membro
prof. Angiolo Pergolini
Pittore - Scultore
Membro
prof. Sandro Sartini
Architetto
Membro
prof. Antonio di Tommaso
Scultore
Membro
arch. Vincenzo Vigoroso